Prevenzione universale contro disagio giovanile e comportamenti a rischio attraverso un miglioramento del benessere e della salute dei giovani e delle loro famiglie.
LA PREVENZIONE MULTISETTING, DOVE E’ STATA IMPLEMETATA, HA DIMOSTRATO UN RISPARMIO, IN 5 ANNI, DI 67,00 DOLLARI PER OGNI DOLLARO SPESO (LAPIN E PENTZ 2010)
La scienza della prevenzione nasce all’inizio degli anni ’90 rappresentando lo snodo di diverse discipline: psicologia dello sviluppo, psicopatologia, criminologia, psichiatria, sociologia, epidemiologia e scienze dell’educazione.
I punti focali sono: lo studio dei fattori di rischio e di protezione ovvero di quegli elementi che possono determinare una condizione di disagio o di benessere (G.M. Vecchio 2005),
L’obiettivo principale della scienza della prevenzione è quindi la promozione di benessere che possa PREVENIRE e/o moderare il disagio (Weissberg & Greenberg 1998).
Centrale, nella realizzazione di programmi di prevenzione, diventa la promozione e lo sviluppo di abilità sociali, cognitive ed emotive e di valori positivi che preparino ad affrontare la vita quotidiana. Questa promozione deve privilegiare l’utilizzo di metodi interattivi e non la trasmissione di informazioni (Dusenbury & Falco 1995).
I programmi che hanno ottenuto i migliori risultati sono quelli che hanno coinvolto non solo le scuole e gli alunni in esse presenti, ma anche le famiglie, partendo dal presupposto che le abilità genitoriali non sono innate e avere la possibilità di apprendere skills che ci possano aiutare nel rapporto quotidiano con i figli e aiutino questi ultimi a crescere più sani, consapevoli e forti nell’affrontare l’adolescenza è sicuramente un ottima arma per diminuire i fattori di rischio aumentando fattori protettivi e il benessere globale della famiglia. Un ambiente famigliare positivo (relazioni positive fra genitori e figli, supervisione e coerenza nell’educazione, comunicazione aperta) famiglie forti ed efficaci, sono requisiti indispensabili per prevenire i problemi dei giovani (Duncan, Biglan, Metzler, Noell, Smolkowski 1999)
La famiglia, la scuola e la comunità, sono sistemi che influenzano le situazioni problematiche dei giovani. Migliorare la situazione in questi ambiti è possibile solo attraverso il coinvolgimento di ampie popolazioni di giovani e delle loro famiglie senza dimenticare gli altri adulti significativi per i giovani: allenatori e referenti di associazioni culturali e sportive dove i bambini ed i ragazzi svolgono attività extrascolastiche (Wandersman & Florin 2003).